Riscrivere la storia coloniale tramite l’uso dell’oralità: Il caso di Adua (2015)

Autores/as

  • Anna Finozzi

DOI:

https://doi.org/10.5617/myn.8669

Resumen

L’articolo si propone di analizzare l’uso dell’oralità nel romanzo Adua (2015) di Igiaba Scego. Tradizionalmente, il testo letterario postcoloniale è stato considerato come una ‘traduzione’ da una lingua orale Africana ad una scritta Europea. Lo scopo dell’articolo è spostare l’attenzione dall’oralità come segno di alterità all’oralità come modalità di trasmissione; questo slittamento critico è necessario per una rivalutazione della letteratura postcoloniale italiana, di cui spesso si considera più la portata documentaristica di quella letteraria. Attraverso i Memory Studies, e in particolare concetti quali la postmemory di Marianne Hirsch, la countermemory di Yael Zerubavel e la travelling memory di Astrid Erll, l’analisi mostra come Adua sia modellata dalla comunicazione orale della memoria attraverso i dialoghi dei personaggi e da altre immagini connesse all’atto di ascoltare e tramandare. Infine, la dicotomia oralità-africanità viene respinta in favore di quella oralità-trasmissione.

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Publicado

2021-03-05

Número

Sección

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